Prevenzione del disagio, delle dipendenze e dei comportamenti aggressivi; sostegno alla genitorialità;  lavoro di strada, educativa territoriale e lavoro di comunità; educazione socio-affettiva; centri di aggregazione giovanile

Il sito EDUPOLIS, ideato dal Consulente educativo Marco Maggi, contiene materiale progettuale, formativo - informativo, bibliografico, esperienziale  di attività , interventi  e di ricerca tratti dalla sua esperienza e da quella di altri consulenti educativi, operatori socio-sanitari ed enti pubblici e privati


Prevenzione
Formazione
Valutazioni
Ricerche
Documenti 
Leggi-bandi

Convegni

Associazioni
Bibliografia
Rassegna stampa
Curriculum
Area Riservata

CD interattivo a cura dell'Associazione R.E.S.P.I.R.O

Libreria editrice

BERTI


Inviaci la tua e-mail

per informazioni aggiornamenti e novità

 

info@edupolis.org


 

 

Prevenzione

Educativa territoriale e di comunità; Lavoro di strada; Educazione socio-affettiva

LAVORO DI STRADA

L'espressione "lavoro di strada" raccoglie tipi di intervento che variano sotto molteplici aspetti pur rimanendo all'interno del quadro generale finora delineato. Alcune specificità emergono per esempio sul piano degli obiettivi che ciascun tipo di intervento si pone. Molto schematicamente si possono individuare tre diversi raggruppamenti

1. interventi finalizzati alla prevenzione del disagio attraverso la promozione del benessere delle comunità locali (quartieri, rioni, piccoli contesti urbani) all'interno delle quali vivono gli adolescenti oppure dei gruppi informali di cui gli adolescenti fanno parte;

2.interventi che si propongono di prevenire il disagio agendo sulle situazioni definite a rischio. Essi hanno quindi come principale attenzione i singoli adolescenti oppure i gruppi di coetanei che, per varie ragioni, vengono identificati come soggetti particolarmente esposti al rischio di intraprendere una carriera deviante, ma si sviluppano coinvolgendo la rete delle relazioni significative in cui soggetti e gruppi sono inseriti. Non di rado buona parte dell'intervento consiste proprio nella costruzione o nell'attivazione della rete

3. interventi che intendono perseguire l'obiettivo della riduzione del danno. In questo caso i destinatari sono gruppi o singoli soggetti che sono già definiti come devianti o che quanto meno vivono in situazioni fortemente segnate dalla marginalità e per i quali si ritiene opportuno agire con lo scopo primario di salvaguardare le risorse ancora esistenti in vista di un percorso di riabilitazione che si prefigura lungo, impegnativo e dagli esiti incerti. Nonostante l'intervento si focalizzi su individui e gruppi specifici, la strategia complessiva prevede comunque un allargamento dei possibili interlocutori fino a comprendere la rete delle relazioni rilevanti, sia essa ancora sufficientemente strutturata o da riorganizzare.

PROFILO E RUOLO DELL'EDUCATORE DI STRADA

Negli ultimi anni è molto aumentato l'interesse, in ambito sociale, nei confronti della figura professionale dell'operatore di strada, della sua definizione e formazione.

Per non fare confusione con i termini è prima di tutto importante distinguere l'educatore territoriale dall'operatore di strada. L'educatore di territorio solitamente lavora su progetti che hanno come obiettivo principale la prevenzione primaria, che si rivolgono a tutti gli adolescenti con lo scopo di garantire loro un benessere fisico, psichico e sociale. L'operatore di strada si caratterizza per il fatto che usa la strada, e tutti gli spazi informali d'incontro, come luoghi privilegiati d'intervento e di lavoro. Tale figura la incontriamo soprattutto nei progetti di prevenzione secondaria e terziaria, su situazioni precise e conclamate di disagio giovanile.

L'educatore di strada è colui che si muove sul territorio per cercare di ridurre le distanze presenti tra il mondo dei servizi sociali e quello dei ragazzi, per raggiungere quest'ultimi nei loro luoghi abituali d'incontro. Questa può essere individuata come una peculiarità del lavoro di strada. L'operatore non aspetta i suoi utenti dietro una scrivania, ma esce allo scoperto e va ad incontrare i giovani, diventa parte integrante dell'ambiente in cui vivono, perché solo così è possibile incontrarli e conoscerli. L'operatore di strada deve unire azione e formazione, permettendo un aumento di conoscenza e di comprensione da parte dei ragazzi, un aumento di competenza e di consapevolezza che riduce la delega istituzionale e la centralità dei servizi.

Uno degli obiettivi principali di tale intervento è quello di lavorare "con" i giovani, stimolando e dando spazio alle loro proposte ed iniziative, aiutandoli a comprendere ed utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione.

Per realizzare questo l'operatore deve entrare nei gruppi e farsi accettare con un ruolo preciso e ben definito rispetto agli altri, quello dell'antenna che sa farsi riconoscere. Si tratta di una situazione molto difficile in cui l'operatore corre il duplice rischio, da una parte di eccessiva fusione e confusione col gruppo e dall'altra di un'esagerata distanza formale con i membri dello stesso.

Questo preciso ambito, inoltre, non offre la possibilità di scegliere le persone da incontrare o con cui si vuole lavorare.

Possono indistintamente essere tossicodipendenti, alcolisti o adolescenti, anche se parlando con loro spesso emerge che molti problemi sono comuni, come i rapporti con la famiglia, le difficoltà economiche, la disoccupazione, l'incapacità di comunicare e la solitudine. Ecco perché l'operatore deve avere la capacità di rispondere in modo sempre diverso, proprio per la pluralità di situazioni e di problemi che incontra nel suo lavoro. Lavoro che richiede una presenza costante sul territorio, possibilmente sempre negli stessi giorni ed alla stessa ora, in modo che i ragazzi sappiano quando e dove trovarlo.

L'operatore di strada necessita, come gli altri, di riferimenti metodologici, di una precisa programmazione, di strategie e strumenti, ma li deve saper confrontare con le risorse ed i vincoli presenti in campo. E' necessario che sappia rispondere in modo sempre nuovo, in continuità con la sua identità che si modifica sotto la spinta delle vicende personali e dell'incontro con gli altri.

L'operatore, vivendo quotidianamente a contatto con i giovani e con le loro difficoltà, non deve focalizzarsi sul negativo che c'è nell'altro se non in vista di un suo superamento, attraverso l'assunzione di una maggior responsabilità personale e la valorizzazione di ciò che di positivo esiste.

TIPOLOGIA DEL LAVORO DI STRADA (pdf)
ORIGINI DEL LAVORO DI STRADA (pdf)
 

PROGETTO EDUCATORI DI STRADA - Ente capofila Comune di Manta (CN)

PROGETTO "STRADE DI SALUTE" della Comunità Montana Alta Valle Tanaro (CN)

PROGETTO "SANINMENTE" dei comuni di: Robilante, Chiusa Pesio, Roccavione, Peveragno

PROGETTO "COMUNITA' E QUARTIERE"  del comune di Codogno (LO)

 

Home ] Su ] EDUCATORI DI STRADA ] STRADE DI SALUTE ] COMUNITA' E QUARTIERE ] SANINMENTE ]


copyright 2001© EDUPOLIS vietata la riproduzione anche parziale

webmaster staff@espritnouveau.com